Rethinking Aid and Empowerment: Antonio Benci on Shifting the Logic of Italian Cooperation in India
0 views
Aug 10, 2025
In this in-depth interview, Antonio Benci of Care to Action reflects on over three decades of humanitarian work in India, discussing the evolution from child-focused aid to broader community empowerment, women’s economic independence, and capacity building. Benci addresses the challenges of avoiding dependency, navigating political and funding constraints, and fostering locally led development—while questioning the future role of Global North NGOs in the Global South.
View Video Transcript
0:00
[Musica]
0:21
[Musica]
0:42
Perfetto. Allora, ciao Antonio, grazie mille del tempo e della disponibilità.
0:48
Grazie a voi. Ti introduco brevemente per i nostri ascoltatori. Siamo con Antonio Benci che
0:55
rappresenterà per noi oggi l'organizzazione Care to Action. Si tratta di un ONG italiana con sede a
1:03
Venezia che opera dal 1991 nelle regioni del sud dell'India. Se non
1:10
ti dispiace, prima di darti la parola faccio una breve introduzione sul lavoro della vostra organizzazione a cui poi
1:16
potrai aggiungere dettagli. Certo. Allora, Kerto Action è un'organizzazione
1:22
ehm che si occupa, appunto, di progetti ehm per la cooperazione e allo sviluppo
1:27
rivolte a tre categorie nello specifico: donne, bambini e comunità, comunità
1:34
locali, comunità tribali e nasce da un gruppo di volontari con
1:40
l'obiettivo di raccogliere fondi per ehm adozioni a distanza e l'obiettivo di
1:47
costruire una scuola per le comunità sulla baia del eh Bengala, giusto?
1:53
Corretto. Tanti anni fa. Tanti anni fa, sì. È una realtà comunque
1:59
radicata sia nel contesto italiano che indiano, appunto, ripetiamo, dal 1991
2:06
e sappiamo che nasce con il nome di Car and Share e diventa poi da pochi anni
2:12
Care to Action, giusto? Esattamente. Sì. Come mai questo cambio di prospettiva?
2:19
Ma diciamo che noi abbiamo avviato tutta una serie di progetti in fin dal 1991
2:25
molto focalizzati sull'istruzione. I primi anni sono stati ovviamente gli anni un po' più oneristici, per cui il
2:33
focus era prevalentemente sul bambino di strada, cioè bambini
2:40
minori che vivevano nelle strade e esposti a pericoli di ogni sorta, con
2:48
anche la difficoltà di riuscire a riavviarli all'istruzione.
2:54
E a un certo punto della nostra storia noi abbiamo un po' ampliato il nostro
2:59
raggio, nel senso che abbiamo cominciato a occuparci non solo di tutela del dei
3:05
bambini a rischio, ma anche supporto e lotta contro l'abbandono scolastico, nel
3:10
senso più ampio del termine, di eh women empowerment, che è una bella
3:15
parola che si sente spesso in questi ultimi anni, che vuol dire tutto e non vuol dire nulla per noi semplicemente
3:22
cercare di supportare l'autonomia economica di donne sole o comunque con
3:28
gravi problematiche economiche in modo da dar loro una sicurezza economica che
3:33
poi trascina anche una propria emancipazione a livello sociale. E poi,
3:39
appunto, abbiamo iniziato dei programmi nelle zone tribali a nord dello Stato
3:44
dell'Andrapradesh e anche per comunità marginalizzate,
3:51
cioè le cosiddette scheduled cast, cioè cas censite che eh
3:58
sostanzialmente raggruppano intoccabili e tribali. Quindi, nel momento in cui
4:03
abbiamo un po' ampliato il nostro raggio di intervento, nel momento in cui abbiamo un po' rivisto il nostro
4:08
tipologia e metodologia di azione, abbiamo colto che curare e condividere,
4:16
che era molto legato, diciamo, al supporto del bambino di strada, non era più sufficiente a raccogliere quella che
4:21
era la nostra anima. per cui abbiamo ampliato e ci siamo, diciamo così, eh
4:27
indirizzati lasciando il Care che è comunque omnicompressivo per tutta la nostra il nostro intervento. Abbiamo
4:34
ampliato con una parola, diciamo, più operativa che è appunto action e che ci
4:40
rappresenta, credo, in maniera più puntuale oggi.
4:46
Ok, grazie mille. diciamo, quindi è una scelta che vuole canalizzare e
4:51
attraverso il nome tutte le vostre ehm aree di intervento che si sono sviluppate comunque negli anni, mi pare
4:58
di capire, tramite un'azione sul posto. Sì, noi operiamo dal 1991, per
5:05
l'appunto, con eh dei partner locali e abbiamo sempre avuto un partner,
5:12
diciamo, principale, se non esclusivo, eh che quindi si occupa e cura sul
5:18
nostro, diciamo, guideline, seguendo le nostre impostazioni, le nostre direzioni
5:25
e tutto quello che sono tutte quelle che sono le nostre attività in blocco,
5:30
quindi Sostanzialmente l'Italia si occupa di raccogliere fondi e di promuovere e sensibilizzare
5:38
relativamente a quelle che sono le opere da realizzare in India e il partner
5:44
locale eh è il braccio operativo, quindi è una simbiosi che eh lega noi e
5:52
l'India, per cui c'è un doppia, diciamo, vantaggio. Da un lato c'è la l'aver eh
6:00
lavorato, l'aver iniziato a lavorare e continuare a lavorare su una zona abbastanza ristretta e che permette di
6:06
avere tutti quei contatti con i locali che sono anche eh fonte di eh ovviamente
6:14
di sì quella che può essere un un vantaggio
6:20
perché si conosce la zona, si conoscono le persone, si conoscono gli enti guvernativi, si conosce
6:26
le varie dinamiche. dall'altro ha permesso e permette di
6:32
avere un controllo diretto anche per quelle che sono le spese, quindi una
6:37
maggiore e più efficace eh verifica della trasparenza di quanto viene speso
6:43
e come viene speso. Ecco, sì, questo è molto interessante. A
6:49
questo proposito, infatti, volevo chiederti [Musica] in che modo e con che tipologia di enti
6:56
locali collaborate da sia da un punto di vista più istituzionale, governativo, ma
7:01
anche più pratico e non governativo. diciamo è stato difficile creare una
7:07
rete di stakeholder nel contesto indiano per avviare i vostri progetti, ma anche per continuarli o magari eventualmente
7:14
ricalibrarli a seconda delle esigenze del territorio. Certo, è sempre
7:19
complesso creare dei network anche a Mestre, quindi figuriamoci in India, per cui oggettivamente sì, eh diciamo che
7:29
c'è un legame forte ma rispettoso dei propri ruoli con gli enti governativi. Enti
7:37
governativi è una parola vaga, quindi bisogna circostanziarla. Noi abbiamo un rapporto, direi, da anni con Women and
7:44
Children Welfare Department, quindi il dipartimento che si occupa della tutela
7:51
segnatamente dei bambini e delle donne. Abbiamo un rapporto storico col CWC che
7:58
è Children Welfare Committee, cioè è un network di organizzazioni nella città in
8:04
cui operiamo che si chiama Vigvada che è sostanzialmente la capitale dell'Andra Pradesh, quindi stato milionale
8:11
dell'India. Quindi questo Dark CWC sovraintende tutte quelle che sono le opere e le iniziative di supporto a
8:20
infanzia e anche donne. Poi eh noi lavoriamo con lo schema governativo che
8:27
è detto ICDS che si occupa degli angambali per cui noi negli anni
8:33
soprattutto recentemente abbiamo ristrutturato in molti anganvadi nelle zone rurali del a sud di Liavada.
8:42
E e infine abbiamo naturalmente dei rapporti con eh il
8:51
gli enti che eh controllano le ONG in India, che sono a grandi linee due, il
8:59
Ministero delle Finanze e il Ministero degli Interni. Ovviamente con per operare in India
9:06
bisogna avere anche un riconoscimento esterno che è dovuto eh dal
9:13
dall'accensione, il mantenimento di un conto corrente che riceve fondi dall'estero che si chiama FCA
9:20
e che soggiace a una legge indiana che è appunto la legge dell FCA e per cui hai
9:29
ogni 5 anni la verifica che i tuoi i fondli vengono utilizzati a questo
9:35
scopo. Quindi c'è un monitoraggio, direi, continuo, incessante e infinito da parte degli enti
9:42
per cui questo è l'aspetto, diciamo, delle relazioni con le parti
9:48
governative. Per quanto riguarda la società civile, noi abbiamo rapporti consolidati con le scuole,
9:56
con molte scuole, per cui negli Islam, cioè nelle negli agglomerati, i sobordhi
10:01
urbani di Ligiavada, come nelle zone rurali del dell'Andrapradesh, come nella
10:09
zona urbana di Hydrabad, dove operiamo però con un altro partner, noi abbiamo
10:15
dei rapporti con le scuole perché abbiamo al momento circa 1000 bambini sostenuti a distanza e altri progetti
10:22
che coinvolgono il supporto all'educazione. Recentemente abbiamo avviato anche dei
10:28
rapporti con dei college per permettere con un programma che si chiama School for Future e segnatamente un progetto
10:35
che si chiama Power Skills, di agevolare l'ingresso nel mondo del lavoro,
10:40
soprattutto delle ragazze che terminano l'università. Questo perché un po' la filosofia fin dall'inizio è stata quella
10:48
di permettere un supporto esterno che garantisse i ragazzi dall'asilo all'università, non dall'asilo alle
10:55
medie perché poi si arrangiano. Quindi c'è una tutela e una garanzia del
11:00
supporto educativo che vorremmo veramente sia il più completa il più a lungo possibile.
11:06
Ok, grazie mille. Quindi, diciamo, ci parlavi della questione del monitoraggio dei progetti da un punto di vista
11:13
locale. Sutto questo aspetto volevo chiederti effettivamente quali strumenti
11:18
eh utilizzate per il per il monitoraggio degli impatti concreti sui beneficiari
11:24
dei vostri progetti anche ehm per finalità di testimonianza e condivisione per i vostri donatori. Ecco.
11:31
Certo. Allora, intanto noi comunque facciamo periodicamente delle missioni, io e i miei colleghi Milia, per cui
11:38
calcola che almeno cinque o sei missioni l'anno vengono fatte, anche perché ci
11:44
sono alcuni progetti istituzionali che sono in corso, per cui noi non abbiamo semplicemente donatori individuali o
11:52
comunque di gruppo, ma abbiamo anche aziende e donatori istituzionali che
11:58
naturalmente ubbidiscono dal punto di vista della rendicontazione a tutt'altri altri criteri rispetto ai donatori
12:04
individuali. Quindi ci sono le missioni di monitoraggio, il controllo e la verifica in India,
12:11
peraltro è eh avviene anche qui, poiché la contabilità
12:18
del partner indiano è condivisa con noi. Quindi noi nella fattispecie, per fare
12:23
un esempio, per un sostegno a distanza di un ragazzo che va all'università, sappiamo quante rupie ha speso in
12:30
termini di libri, in termini di quello che può essere la quota. non facciamo
12:36
pagamenti in contante se non eh sotto una cifra irrisoria e abbiamo un
12:44
controllo di quelle che sono le spese attraverso la condivisione di eh file e
12:51
di folder che ci permettono, sia per i progetti istituzionali sia per gli altri
12:56
di avere una corretta rendicontazione. Ovviamente abbiamo ogni anno un momento che di
13:03
solito è tra ottobre e novembre del budget per cui pianifichiamo le spese congiunte e da 15 anni pubblichiamo il
13:11
bilancio sociale e da circa 5 abbiamo la Deloit come ente certificatore. Quindi
13:17
oggettivamente devo dire che dal punto di vista della rendicontabilità e della
13:23
trasparenza quanto viene fatto non ci sono problemi. l'impatto dal punto di
13:29
vista del quello che oggettivamente si riesce a ottenere in termini di miglioramento delle condizioni di vita.
13:36
Noi abbiamo in India eh un controllo e una verifica di dei nostri beneficiari
13:45
che ci permette di avere nella nel trend, diciamo, di periodo un andamento
13:52
di quelle che sono effettivamente i miglioramenti di nuclei di persone, di
13:58
donne, di bambini, di ragazzi che hanno un supporto. È ovvio che questo è più
14:04
semplice nel momento in cui c'è un supporto educativo, poiché hai
14:09
oggettivamente il dato quantitativo, tanti sono andati a scuola 5 anni fa,
14:15
adesso di questi quanti hanno raggiunto l'università, quanti hanno continuato?
14:20
quanti hanno ottenuto una posizione lavorativa per le donne attraverso
14:26
soprattutto il progetto che si chiama Women for Change, che è la fornitura di
14:31
strumenti di lavoro, abbiamo delle review periodiche per cui posso dirti
14:37
che recentemente abbiamo fatto una eh survey, una diciamo una analisi su circa
14:45
200 donne beneficiarie e il 79% di loro con lo strumento di lavoro che
14:53
le abbiamo fornito che è molto semplice, un carretto, una macchina da cucire, reti da pesca o quello che è, il 79%
15:02
con quello strumento di lavoro hanno la primaria o secondaria fonte di reddito. Quindi questo è un
15:09
dato che è anche, diciamo, buono da un certo punto di vista.
15:15
Dall'altro, naturalmente, noi ci soffermiamo sul 21% che non ha avuto questo impatto così
15:22
positivo. È ovvio, in un mondo ideale bisognerebbe arrivare al 100, nel mondo
15:28
reale avere il 79% è meglio che avere il 78, ma è peggio di avere l'80. Quindi
15:35
diciamo che si cerca naturalmente di arrivare ad però ci sono delle review periodiche che
15:42
ci permettono di aver avere una valutazione di imparare, ecco, delle review che sono accessibili
15:48
tramite la vostra pagina, suppongo, no? Sì, diciamo che noi le ovviamente la
15:54
pubblicazione dei dati caso per caso per le solite problematiche della privacy non possono essere pubblicate, però eh
16:02
diciamo che le analisi, diciamo, le ricerche che vengono fatte, le survey
16:08
eccetera vengono condivise anche internamente, ma anche nel nelle varie
16:13
news che pubblichiamo o soprattutto sui social, però è ovvio che se qualcuno
16:18
vuole ha qualche richiesta non fa altro che chiedere e gli viene dato. Perfetto. Senti, una domanda invece un
16:25
po' più ehm in un certo senso personale eh nell'ambito del contesto umanitario
16:31
indiano in cui lavorate, secondo te ci sono ancora eh dei nuovi progetti da
16:36
poter avviare per rispondere ad altre esigenze del territorio? Cioè prevedete
16:42
nuove collaborazioni, nuove tipologie di intervento in questi contesti? Eh eh
16:49
devo dirti che nuove possibilità di intervento e nuove tipologie in un paese
16:55
come l'India che è certamente dal punto di vista del PIL a livello globale e
17:01
invidiabile perché è la quinta potenza al mondo, ma dal punto di vista se vai a vedere il PIL Pro capite è ben oltre il
17:09
140º posto e con un numero di eh persone
17:16
che sono formalmente ente sotto la soglia di povertà che è impressionante
17:22
che parliamo che un povero su tre al mondo a grandi linee vive in India. Dicevo, con tutta questa premessa è
17:29
naturale che i progetti che possano essere supportati e finanziabili sono moltissimi. Noi abbiamo tante
17:36
opportunità che non possiamo avviare per la solito mancanza di fondi. E perché
17:43
mancano fondi? Perché naturalmente dal punto di vista istituzionale le logiche della cooperazione
17:49
internazionale seguono altre vie, nel senso che se se posso farti un caso di
17:55
specie, noi abbiamo ottenuto un finanziamento con l'8x 1000 del governo,
18:01
che cosa si intende? Quando tu dai l'8 per 1000, normalmente lo dai a una chiesa, però puoi non darlo a nessuno e
18:08
in quel caso resta al governo oppure viene ridistribuito oppure lo lasci al governo. Allora quello che è l'8000 è
18:15
lasciato al governo, un'aliquota di questo intervento viene devoluto a progetti di cooperazione internazionale.
18:21
Noi abbiamo beneficiato ormai 4 anni fa di un progetto di questo tipo per azioni
18:27
contro la fame nel mondo. L'ultimo bando che è stato emesso e che scade il 30 di
18:33
settembre ha come limite solo le nazioni, gli stati del piano Mattei,
18:40
cioè sostanzialmente solo l'Africa, per cui ci è preclusa questa richiesta all'8
18:45
e così ci sono altre possibili finanziamenti che non vedono l'India tra
18:50
i beneficiari, ma non vedono l'India come non vedono il Brasile, come non vedono altri paesi
18:56
mol quasi quasi nessuno in Asia e sempre meno in America Latina. A grandi linee
19:03
la cooperazione internazionale in Italia oggi è in gran parte veicolata verso
19:09
l'Africa, per cui questo è un, diciamo, un un sentiero che si sta restringendo.
19:17
Poi ci sono altre altre possibilità, però anche le azioni delle aziende sono
19:25
in Italia un po' in diminuzione negli ultimi come trend negli ultimi anni, quindi sostanzialmente raccogliere fondi
19:32
per progetti in India non è così semplice e questo comporta che anche in
19:38
presenza di progetti che andrebbero supportati e finanziati ci troviamo di
19:44
fronte a una strettoia da tenere da tenere Sì, sono d'accordo su questo punto importantissimo che hai sollevato
19:50
e è una questione particolarmente complessa a proposito, appunto, del
19:56
contesto nazionale, anch'io avevo una curiosità a riguardo.
20:02
Eh, diciamo che in un certo senso, per dare un po' di contesto, appunto, e
20:08
negli ultimi anni soprattutto le ONG sono state, tra virgolette vittime di narrazioni negative. Ehm, sappiamo che
20:17
questa tipologia di narrazione riguarda soprattutto le ONG che si occupano di
20:22
search and rescue operation nel Mediterraneo, quindi spesso accusate comunque di favoreggiamento, in un certo
20:30
senso, dell'immigrazione illegale. Per cui da questa concezione ne sono nati una serie di stereotipi negativi
20:37
e che magari possono riguardare meno NG, appunto, che si occupano di progetti di
20:43
cooperazione allo sviluppo. Però ci chiediamo se in qualche modo questa serie di stereotipi negativi abbia
20:50
inciso sia sui vostri bilanci che in generale sulla percezione della vostra immagine pubblica.
20:56
Sì, allora il tema è molto ampio e e verso mezzanotte abbiamo tutti e due un impegno, quindi non possiamo parlarne
21:03
per 20 ore. Diciamo ci sono due piani. Allora, uno è effettivamente la narrazione delle ONG in cui però anche
21:10
le ONG ci hanno messo del loro, nel senso che ONG è una parola che vuol dire tutto e vuol dire nulla perché è
21:15
organizzazione non governativa. Eh, se tu poi pensi che la stragrande
21:21
maggioranza delle organizzazioni non governative italiane in gran parte deve
21:26
la propria sopravvivenza a programmi supportati dai governi, vedi che c'è già
21:32
una contraddizione in termini. Ma questo naturalmente nulla va a influire sul
21:38
fatto che eh la progettualità che viene che viene
21:43
fatta, la gli approcci che vengono sposati dalle
21:50
ONG, siano esse, di aiuto emergenziale o di sviluppo come la nostra, eh sono
21:57
sempre più professionali e professionalizzanti e sempre più vanno nell'ottica di
22:04
rendicontare in modo trasparente ai donatori quanto viene fatto.
22:10
ciò detto è oggettivo che negli ultimi anni c'è una
22:15
diminuzione a livello di, diciamo così, di reputazione dell'uomo della strada nei
22:22
confronti dell'ONG, anche appunto per una narrazione che proviene in gran parte dalla politica e che ha
22:29
nell'occhio, nel ciclone naturalmente chi si occupa di aiuto emergenziale nel Mediterraneo, per cui poi si fa di un
22:35
erba un fasce e questo è un lato che certamente amente va a inficiare quella
22:41
che è la raccolta. L'altro aspetto è il fatto che eh
22:49
c'è un po' un alibi dal punto di vista di chi dona che ah ma noi non sappiamo
22:54
come va e dove vengono spesi i fondi, per cui questo comporta un congelamento
23:00
di ogni iniziativa possibile e questo diciamo che è un retropensiero che
23:07
arriva dagli scandali degli anni 90 in poi che naturalmente hanno avuto una loro
23:14
genesi che qui non possiamo trattare perché non c'è il tempo tecnico, ma che
23:20
comporta il fatto che oggettivamente credo che eh c'è sicuramente un concorso
23:28
di tutti questi fattori e c'è una colpa anche nostra che probabilmente comunichiamo
23:34
ciò che facciamo in maniera troppo tecnica, in maniera a volte un po' spocchiosa e in te con una terminologia
23:43
che denota il fatto che tu sei parte di un NG. Ehm,
23:50
bisognerebbe forse tornare a quelli che si facevano che si chiamavano negli anni
23:55
6070 i eh gli eventi o comunque gli incontri
24:01
di sensibilizzazione per provare a far capire una cosa ovvia che il Covid poi ci ha svelato in tutta
24:08
la sua crudezza e cioè che in un mondo interdipendente globalizzato un raffreddore in Cina riguarda anche noi e
24:15
quindi occuparsi di un problema inrapradesh piuttosto che in Zambia,
24:21
piuttosto che in Perù, da un lato va nel verso di quello che noi come esseri
24:26
umani sentiamo di essere, diciamo, vicini al nostro prossimo se possiamo usare una formula e ma nell'altro
24:33
nell'altro lato va nel senso di riuscire a creare le condizioni per cui meno
24:40
disagio c'è in questo mondo e meno disagio c'è nel nostro quartiere
24:46
A questo posso aggiungere tutta questa narrazione, tutto questo, diciamo, lungo mh problema di lungo
24:53
periodo, eh storytelling di lungo periodo, porta oggettivamente un modo di
25:01
vedere le problematiche, un modo di vedere le difficoltà delle società
25:07
contemporanee, sempre più localizzato, per cui quando parli di India hai un
25:15
ascolto o di Zambia o di quello Perù o di altre realtà. Hai un ascolto a
25:22
livello 10. Quando parli di quartieri degradati, di mense dei poveri sotto
25:28
casa è un ascolto 100. Con questo non dico che non siano progetti meritevoli,
25:33
tutt'altro, però probabilmente guardare un po' anche
25:39
provare a supportare sia la mensa sotto casa che il villaggio rurale
25:45
inrapradesh, potrebbe essere una soluzione, direi
25:50
più valida, giusta, più giusta, non lo so, però quelle sono sono opinioni soggettive su
25:57
cui non metto becco, mi limito osservare quella che è la realtà che da qui
26:02
vediamo giorno dopo giorno. E comunque è una realtà che testimonia, diciamo, un crescente disinteresse verso
26:10
le questioni, diciamo, fuori dai nostri confini che ci sembrano non avere un
26:17
impatto diretto nelle nostre vite. Ti faccio un'ultima domanda un po' eh
26:23
critica anche per darti la possibilità di esporti.
26:29
E spesso invece una critica che viene mossa alle ONG e le organizzazioni in
26:35
generale che si occupano di progetti di cooperazione allo sviluppo, è quella che
26:40
rimanda alla retorica comune dell'assistenzialismo, del paternalismo, del creare meccanismi di dipendenza
26:47
piuttosto che di autonomizzazione delle comunità locali. Vorresti rispondere e
26:52
dirci qualcosa a proposito? Come vi difendete da questa retorica? Beh, allora è innegabile che noi siamo
26:59
occidentali che vivono in Occidente, si spostano nel sud del mondo per seguire dei progetti. abbiamo probabilmente un
27:05
altro approccio alle alla vita, ai problemi e al e anche all'empatia umana
27:10
che si crea, ma questo è innegabile che esiste. Dall'altro lato, naturalmente e
27:17
soprattutto nel direi fin dagli anni 80-90, le ONG
27:23
hanno come mantra la sostenibilità, è un'altra parola molto sexy che si usa
27:28
spesso e che significa eh non voglio tirar fuori il famoso il pesce, il
27:34
pescatore, però oggettivamente fare in modo che il programma o il progetto che tu implementi
27:41
si regga con le sue gambe E questo ha comportato che va benissimo
27:46
ristrutturare gli Hanganvadi, va benissimo eh costruire le scuole, ma c'è
27:51
anche una cosa, anche qui un'altra parola sexy, capacity building, che vuol dire tutto e niente, ma c'è un una
27:59
modalità di intervento per cui poi le comunità che hanno che vivono attorno a
28:06
questa realtà o comunque che vengono tra virgolette beneficiate del nostro intervento
28:12
siano in grado autonomamente ente di, tra virgolette non solo mandarlo avanti, il che è il minimo, ma anche collaborare
28:19
alla progettazione dell'intervento stesso, cosa che è un po' più recente
28:24
rispetto al mandare avanti. Vi spiego meglio. Già negli anni 70-80 si diceva,
28:31
beh, ma noi non possiamo andare lì col volontario, fare un intervento, poi il volontario torna in Italia, in Europa e
28:38
tutto viene lasciato lì. Quindi ci vuole qualcuno che mandi avanti la baracca. detto in maniera più così tagliato con
28:46
l'accetta. Sì, però era comunque un intervento molto spesso studiato e
28:52
pensato, immaginato. Qui l'evoluzione successiva è stata noi
28:58
facciamo un intervento lì, ma studiandolo insieme a tra virgolette
29:04
loro e lo implementiamo e facciamo in modo che siano loro poi a mandarlo avanti e a gestirlo. La terza, diciamo,
29:12
fase di sviluppo dovrebbe essere quella in cui tutte le ONG del Nord si autoaffondano, perché tutto viene
29:20
gestito e mandato avanti dalle comunità barra ONG del Sud.
29:26
Siccome è una cosa futuribile, io ho ancora 10 anni di pensione, quindi credo che non riuscirò a vedere questo
29:32
autofondamento delle ONG Nord e credo neanche tu. Però questa diciamo che è
29:38
l'obiettivo filosofico di lungo periodo, cioè noi ci siamo perché c'è un disagio,
29:45
c'è un qualcosa che non va e c'è un qualcosa che non va che i governi non
29:50
riescono a sanare. Per questo noi siamo non governativi, non riescono a sanarlo per vari motivi
29:57
che anche qui sarebbe troppo lungo spiegare, troppo lungo parlarne, però di
30:02
fondo il nostro intervento dovrebbe essere temporaneo, cioè dovrebbe essere col l'intervento di chi non solo mette
30:09
un cerotto, ma sana la malattia o aiuta a sanare la malattia con chi è, tra
30:15
virgolette, il malato. Nel momento in cui questo avviene, noi non abbiamo più senso e ci metteremo a fare altro.
30:22
Bene, allora grazie mille Antonio, ci salutiamo con questo invito all'autodistruzione delle ONG nella
30:28
speranza che non ci sia più bisogno un giorno del loro intervento. Grazie mille del tuo tempo. Un ovviamente è un
30:34
paradosso, però la speranza c'è sempre. Ti ringrazio tanto per questo intervento molto
30:40
interessante e per averci dedicato un po' di tempo. Grazie a voi.
30:48
[Musica]
#Charity & Philanthropy
#Poverty & Hunger
#Social Issues & Advocacy